Ambiente Lavoro 2025 – La Dr.ssa Sabrina Rao presenta uno studio su scenari di contaminazione chimica e radiologica a Roma e Bologna

12 giugno 2025

 

Quartiere fieristico di Bologna, Sala Rossini

Evento: dBA25 – Esperienze di valutazione del rischio da agenti fisici nei luoghi di lavoro

Nell’ambito di: Ambiente Lavoro 2025 – 35° Salone nazionale della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

 

Nel corso della sessione poster del convegno dBA25, organizzato all’interno della cornice di Ambiente Lavoro 2025, la Dr.ssa Sabrina Rao ha presentato il contributo scientifico dal titolo:

 

“Scenari di simulazioni di rilasci intenzionali di tipo chimico e radiologico sulle città di Roma e di Bologna: analisi delle potenziali contaminazioni nelle aree colpite tramite software open source”.

 

Il lavoro è stato realizzato in collaborazione con:

 

Andrea Malizia, Riccardo Quaranta, Daniele Di Giovanni, Guglielmo Manenti, Colomba Russo, Alba Iannotti, Grace P. Xerri, Pasquale Gaudio, Francesco D’Errico, Ombretta Picchioni, Gabriele Giuga, Luca Martellucci, Alessandro Puleio, Riccardo Rossi e Alessia Rotondi.

 

Obiettivi e metodologia

Il contributo si inserisce nell’ambito della prevenzione e gestione del rischio da eventi incidentali o intenzionali che comportano il rilascio di sostanze pericolose. L’obiettivo dello studio è stato quello di valutare la risposta di due contesti urbani ad alta densità – Roma e Bologna – a scenari simulati di rilascio di agenti chimici e radiologici, attraverso l’utilizzo di software open source come HotSpot e ALOHA.

Le simulazioni sono state condotte ipotizzando condizioni meteorologiche realistiche e fonti puntuali coerenti con potenziali scenari CBRNe, al fine di stimare:

  • l’estensione delle aree potenzialmente impattate,
  • i livelli di dose o concentrazione attesi,
  • gli effetti sulla popolazione esposta.

Risultati

Le analisi comparative hanno evidenziato differenze significative nella risposta dei due contesti urbani, determinate da fattori quali la morfologia del territorio, la densità abitativa e la distribuzione delle infrastrutture critiche.

  • I risultati sono stati rappresentati mediante mappe tematiche, utili a supportare
  • la pianificazione delle misure di emergenza,
  • la zonizzazione del rischio,
  • la formazione degli operatori impegnati in ambienti potenzialmente contaminati.

 

Conclusioni

Lo studio dimostra l’efficacia dell’impiego di strumenti di modellazione open source per supportare le valutazioni di rischio anche nei contesti lavorativi, integrando la simulazione ambientale con strategie di protezione della salute pubblica.

 

Un sentito ringraziamento va alla Dr.ssa Silvia Goldoni e alla Dr.ssa Morena Piumi dell’AUSL di Modena, nonché all’Ing. Angelo Tirabasso di INAIL, per il loro prezioso supporto e contributo scientifico e organizzativo nell’ambito dell’iniziativa.

 

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